15 Febbraio 2023

Compiti a casa, ma con il sorriso!

Con la pandemia tutto ha preso una nuova forma, sconvolgendo anche il classico rapporto casa-scuola. Per un periodo l’unica modalità possibile era la didattica a distanza, che rendeva l’abitazione un unico spazio d’apprendimento e di vita, fino ad arrivare a oggi, dove finalmente i piccoli possono di nuovo vivere con normalità lo spazio didattico.

Un elemento però non è mai mancato, seppur adattandosi a canali ed esigenze: i compiti (a casa)!

Spesso odiati, talvolta apprezzati, sono impegnativi non solo per i piccoli alunni, ma anche per i genitori o tutori che devono monitorarne il più possibile lo svolgimento. 

Il risultato? Genitori stressati e figli altrettanto. 

In realtà i compiti a casa – se dati dagli insegnanti in maniera coerente e in giusta quantità – supportano gli scolari nella gestione autonoma del dovere e ne sviluppano le capacità organizzative. 

È proprio grazie al lavoro svolto a casa che il piccolo riesce a conoscersi meglio, scoprendo le proprie passioni e attitudini lontano dalle pressioni dell’aula.

Vediamo dunque insieme come rendere i compiti a casa un appuntamento quanto più sereno possibile, con piccole strategie utili per stimolare voglia e concentrazione:

  • Il tempo conta. Selezionare il momento di svolgimento dei compiti è fondamentale, seguendo le necessità di grandi e piccini e scegliendo con attenzione l’incastro perfetto, soprattutto in caso di pomeriggi super full. Tra un compito e un altro, non dovranno mancare piccole pause, con al centro una gustosa ma sana merenda per fare il pieno di energie e dare carica all’organismo.

Suggeriamo inoltre ai genitori di creare un planning, a cadenza settimanale o giornaliera, dove poter inserire le attività prioritarie e quelle che possono essere eseguite successivamente. Questa modalità supporta il monitoraggio dei compiti, rendendolo più ordinato e snello. E poi spazio a sport, hobby e attività dinamiche lontani da penne e quaderni.

  • Lo spazio anche. Per favorire la concentrazione dei più piccoli è necessario scegliere un luogo privo di stimoli particolari, silenzioso e ordinato, dove vi è un tavolo ampio e una seduta comoda per accogliere il tempo di studio. Se la cameretta è ricca di giocattoli ed elementi distraenti, oppure è condivisa con una sorellina o un fratellino, si può optare per il tavolo della cucina o quello della sala da pranzo, purché sia ben illuminato. 
  • Sbagliando si impara. Chiunque aiuti un bambino a fare i compiti deve armarsi di pazienza e buona disposizione, offrendosi di supportarlo in caso di difficoltà, senza incorrere in inutili nervosismi: un ambiente sereno e privo di giudizio può stimolare il piccolo a fare domande e chiedere chiarimenti, senza paura.
  • Fiducia al primo posto. Sottolineare i risultati positivi (attraverso il metodo del “rinforzo positivo”) spinge il bambino a cimentarsi anche negli esercizi e compiti più complessi con spirito d’avventura; ma i risultati non saranno solo questi, perché la stessa psicologia del bambino ne risentirà al meglio, con un rafforzamento della propria autostima capace di manifestarsi dentro e fuori l’aula.
  • No dell’eccellenza forzata. Niente deve essere perfetto e svolto alla velocità della luce. Lo studio, a ogni livello, necessita di tempo e aggiustamenti nel metodo. Per questo il miglior modo per supportare un bambino è non creare un clima di ansia: non commettere mai errori, oltre che impossibile, equivale a non immergersi veramente nel vivo delle discipline.
  • Facciamo un check! Nei primi tempi del percorso scolastico è bene controllare non solo lo svolgimento degli esercizi, ma anche la lista dei compiti. Il piccolo non ha ancora completa autonomia e nel passaggio dalla scuola materna alla scuola primaria possono manifestarsi meccanismi che necessitano di tempo per essere interiorizzati. Pian piano il controllo diminuirà e il genitore – il quale non si dovrà mai sostituire al figlio nello svolgimento dei compiti – noterà un consolidamento naturale della sua autonomia.
  • In compagnia, perché no? Ogni tanto può essere un’ottima idea quella di spezzare la routine e stimolare la socialità, lasciando svolgere al piccolo i compiti a casa di un compagno di classe. L’ideale sarebbe avere un buon rapporto con il genitore dell’altro bambino, così da ottenere un giusto feedback sull’andamento della sessione di compiti. E ricambiare l’ospitalità, per la prossima volta.

La motivazione al centro

 

Non sempre ci si ferma a pensare a quanto sia importante fornire ai bambini una forte rete di supporto motivazionale durante il percorso scolastico.

Gli anni della scuola sono particolarmente intensi, sia a livello sociale che a livello psicofisico, dunque il compito di ogni genitore o tutore è quello di stimolare un buon livello di apprendimento e mantenere uno stato d’animo positivo, per affrontare al meglio le sfide.

Ciò che bisogna evitare è che l’apprendimento non diventi una sola memorizzazione passiva delle informazioni, ma un vero percorso di coinvolgimento, condivisione e crescita, volto alla costruzione del proprio essere e del proprio futuro.

Mantenere un rapporto sereno con gli insegnanti, di fatto, permette di ricevere informazioni con velocità e trasparenza, rendendo partecipe il bambino stesso del suo andamento, spronandolo a interrogarsi sulle modalità che preferisce e quelle che non predilige. 

L’obiettivo finale sarà quello di trovare il proprio metodo di studio, personale e sartoriale, che subirà evoluzioni nel corso del tempo, sì, ma manterrà la sua natura profonda per tutti gli anni accademici.

In caso di bisogno di un ulteriore supporto, si può optare per le ripetizioni, rivolgendosi a personale formato che possa seguire a livello extrascolastico il bambino, non solo come sostegno per lo svolgimento dei compiti ma anche per ottenere spiegazioni ulteriori, alternative e magari più efficaci.

Uno studente motivato riesce, a tutte le età, a costruirsi un potente bagaglio culturale ed emotivo in grado di rendere il mondo il più chiaro e a propria misura possibile.

Apprendere è un viaggio, vi auguriamo di intraprenderlo al meglio, con consapevolezza, gioia ed energia. Buono studio!