Sci di fondo, free touring e sci alpinismo: l’altra faccia della neve
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4 Gennaio 2021

Sci di fondo, free touring e sci alpinismo: l’altra faccia della neve

Inverno, tempo di neve, cioccolata calda e giornate soleggiate sulla neve candida. Niente meglio di questa immagine può riassumere gli elementi che fanno di questa stagione una delle più magiche dell’anno. Soprattutto se si è appassionati di sci, perché allora ogni spiraglio di bel tempo diventa una scusa per mettere ai piedi gli scarponi e lanciarsi alla ricerca delle perfette traiettorie, godendosi ogni curva al suono delle lamine che graffiano la neve.

Nonostante le incertezze legate agli impianti sciistici e la loro apertura che potrebbe slittare di qualche settimana, le località montane hanno cominciato a innevarsi e a far entrare in azione i cannoni spara neve. Così la montagna ha ritrovato la sua tonalità candida e si offre in tutta la sua bellezza per chi vuole andare a scoprirla. Ecco allora che si apre un mondo per quanto riguarda le attività che si possono svolgere sulla neve anche in mancanza di skilift e che variano a seconda della pendenza, dell’attrezzatura e dell’impegno. 

Sci di fondo, free touring e sci alpinismo rappresentano un’alternativa per godere della neve in un’ottica nuova, lontani dalla folla e immersi nella natura. Ma non confondiamoci: nonostante siano accumunate dell’uso degli sci, si tratta di tre discipline diverse che rispondono a diverse esigenze di svago sulla neve. 

Sci di fondo

Eccoci nel mondo dello sci nordico, di cui i fratelli Di Centa, Giorgio e Manuela, ci hanno regalato pagine emozionanti di successi azzurri. Questa disciplina nacque dall’esigenza dei popoli nordici e asiatici di muoversi in un ambiente coperto dalla neve per molti mesi all’anno. Si pratica su tratti tendenzialmente pianeggianti e si usano degli sci lunghi e sottili per coprire un fondo più dolce e lunghi bastoni per aiutarsi nella fase di spinta. Si divide in due tecniche: sci di fondo classico (detto anche passo alternato) è la metodologia più antica che prevede la posizione parallela dei due sci e l’uso due binari già tracciati nella neve e la tecnica skating, simile a quella del pattinaggio sul ghiaccio, in cui lo sciatore spinge il bordo interno dello sci verso l’esterno. 

Ottimo per tenersi in forma, è anche una delle attività a più alta intensità del mondo a livello agonistico. Si tratta di uno sport completo che costituisce un allenamento full body poiché permette di far lavorare in modo omogeneo tutti i distretti corporei: gambe, braccia, muscoli della schiena e addominali. Oltre a fare bene al cuore, questa attività sviluppa forza, resistenza e coordinazione e insieme permette di consumare tantissime calorie (in un’ora di attività si possono consumare fino a 1000 calorie) essendo un movimento aerobico dove ogni tratto di salita viene affrontato con la sola forza fisica.

Free touring

Probabilmente la tendenza per questa stagione invernale, il free touring o backcountry permette di vivere la montagna in modo rilassato, affrontando sia salite che discese con gli sci ai piedi godendo del paesaggio nell’andare in su e della neve fresca scendendo verso valle.  A differenza della normale discesa libera, lo sci touring fa uso di specifici sci e attacchi che permettono di passare dalla modalità “a tallone libero”, che serve per la salita, a quella “a tallone fisso”, fondamentale per la discesa.
Proprio su queste due fasi dello sci, questa disciplina trova il suo compromesso: se la salita può essere rilassata, la discesa deve essere performante e ricca di adrenalina, passando sia da piste battute che da fuori pista.

Durante la fase di ascesa sono indispensabili le pelli di foca, oggi costituite da  fibre di pelliccia sintetica o fibre naturali, fondamentali per non scivolare e consentire allo sci di fare trazione. Una volta arrivati in cima, si tolgono le pelli, si bloccano di nuovo i talloni negli attacchi e si scende a valle sciando scegliendo, affidandosi a guide alpine, itinerari alla propria portata che immergono in paesaggi incontaminati.

Per quanto riguarda l’attrezzatura, è necessario cercare un buon compromesso tra leggerezza e performance. Servono modelli di sci in grado di leggerezza e comodità di camminata con velocità e sicurezza in discesa, un attacco con talloniera sganciabile non necessariamente super leggero e uno scarpone più prestazionale, magari dotato di un buon sistema di bloccaggio, per trasformarsi in un modello adatto anche per la pista e il freeride.

Sci alpinismo

Lo skialp è la salita di una montagna finalizzata al raggiungimento di una vetta per poi ridiscendere con gli sci per tutta o buona parte della discesa. A differenza del backcountry, lo scialpinismo mette l’accento sulla salita, sulla voglia di raggiungere una sommità e sullo sforzo per conquistare l’obiettivo. Per poter svolgere questa attività, è necessaria una buona conoscenza alpinistica e del territorio visto che ci si può trovare a dover affrontare anche altri tipi di terreno oltre la neve, come la traversata di tratti ripidi e ghiacciati, fino a passare anche sulla roccia dove è necessario togliere gli sci e caricarli sullo zaino. 

Per questa attività l’attrezzatura deve essere il più leggera possibile, con gli sci stretti, gli attacchi ridotti al minimo e gli scarponi pensati apposta per la fase di ascensione, per questo poco performanti sulla discesa.

Per le ultime due attività e fondamentale l’utilizzo di un Artva/RECCO con sonda da valanga e pala (esistono appositi modelli leggeri e smontabili), per la precisa localizzazione meccanica dei travolti da una eventuale valanga, ma soprattutto fare affidamento alle guide alpine.

Sara Canali