18 Gennaio 2021
Come favorire l’autonomia nei bambini: vestirsi da soli!
Ogni giorno i nostri bambini ci osservano, ci imitano, ci prendono da esempio, con un unico, grande e meraviglioso desiderio: diventare come noi, imparare a fare tutte le cose che noi adulti possiamo fare. Per questo motivo è importantissimo assecondare il loro desiderio di apprendimento e di autonomia, favorendo la loro autostima. Questo possiamo farlo innanzitutto partendo da tutte le piccole azioni di vita quotidiana che svogliamo ogni giorno. Un bambino che cresce, infatti, apprende un giorno dopo l’altro a diventare autonomo in tante situazioni diverse: una di queste è il vestirsi da solo.
Sulla base dell’osservazione del bambino, Maria Montessori afferma che «non solo egli apprende attraverso i sensi e il movimento, ma che nei suoi primi anni di vita, attraverso il loro adeguato esercizio, può costruire e affinare competenze fondamentali per condurre in modo indipendente una vita adulta».
Il nostro compito è quello di aiutarlo, senza sostituirci a lui, innanzitutto mettendo a sua disposizione un ambiente a misura di bambino e offrendogli le opportunità per costruire la propria autonomia.
È quindi importante incoraggiare il bambino in queste attività, come il vestirsi da solo, affinché possa costruire le competenze necessarie per orientarsi con fiducia e ottimismo nella vita.
Chi non è rimasto incantato almeno una volta nel vedere con che tenacia il proprio piccolo prova ad esempio a infilarsi le scarpe da solo? Questi segnali ci dicono che lui è pronto, che inizia a cercare l’autonomia. Il nostro compito? Lasciarlo fare, senza intervenire e mettendoci a disposizione come aiuto. Incoraggiarlo e mai frenarlo con affermazioni come “faccio io, da solo non ce la fai!” o “sei troppo piccolo, non ce la fai!”. Il concetto che deve passare è l’opposto: “ce la puoi fare, ora e per sempre, nella vita!”
Come sempre, infatti, il lavoro comincia da noi adulti, che dobbiamo rispettare i tempi di un bambino alle prime armi con pantaloni e maglietta o scarpe. La fretta va frenata, così come il nostro irrefrenabile desiderio di intervenire per aiutarlo.
Vestirsi da soli: quando iniziare
Non esiste un’età precisa, uguale per tutti, in cui iniziare questo percorso: bisogna ascoltare e osservare i bambini e comprendere quando sono pronti. In generale, comunque, è una tappa che si conquista attorno ai 2-3 anni.
Ma, come abbiamo già detto, molto dipenderà dall’approccio degli adulti che lo accudiscono: dovremmo dargli il tempo di fare pratica in questa attività e capire quando è il momento di smettere di vestirlo completamente noi. Solitamente, in realtà, sono i bambini stessi a dircelo, ma spesso non siamo in grado di ascoltarli, o semplicemente ci lasciamo prendere dalla fretta.
Vestirsi da soli: consigli per facilitare il bambino
Se è vero che parte del lavoro spetta a noi adulti, come possiamo mettere il bambino nella condizione di sperimentare e fare da sé, fornendogli gli strumenti, ma senza sostituirci a lui? Ecco di seguito 3 semplici consigli:
- Mostrate i movimenti: abbiamo già detto che i bambini apprendono principalmente per imitazione: il primo semplice consiglio, quindi, è quello di mostrargli i movimenti, anche quelli che per noi sono, ovviamente, scontati. Ma ricordiamoci che noi facciamo pratica da ormai molti anni, per loro, invece, sono movimenti sconosciuti!
- Usate uno specchio: mettersi davanti allo specchio e riconoscere la propria fisicità aiuta poi il bambino a calibrare le misure. Aiutiamolo con uno specchio alla sua altezza, in cui si può vedere per intero. Infiliamo e sfiliamo gli abiti e invitiamolo a rifarlo come gioco.
- Abbiate pazienza: è questione di esercizio e, come tutte le attività da imparare, richiede tempo. Parola d’ordine: resistere. Resistere dall’innervosirsi, resistere dall’intervenire, soprattutto se l’aiuto non è richiesto dal bambino. Se sappiamo di avere fretta, giochiamo d’anticipo: iniziamo a farlo preparare presto, così non dovremmo continuamente ripetergli di fare in fretta.
Vestirsi da soli: come organizzare l’armadio dei bambini
Creare un ambiente a misura di bambino, a partire dalla sua cameretta, è sicuramente il primo passo per favorire la sua autonomia. Per questo, anche l’organizzazione dell’armadio riveste un ruolo importante! Potremmo ad esempio ordinare il loro armadio in modo che possano prendere i vestiti da soli. Come fare?
- Mettiamo gli indumenti di uso comune nei ripiani più bassi, ad altezza di bambino
- Teniamo in ordine l’armadio, in modo che il bambino trovi tutto con facilità e che con la stessa facilità possa, oltre che prendere, anche rimettere a posto le sue cose. Innanzitutto pieghiamo bene tutti i capi di abbigliamento. Come? Il metodo ideato dalla giapponese “Marie Kondo” è utilissimo e consiste nel ripiegare tutto a metà due volte (cioè in 4) e riporre tutto non impilando in verticale come siamo soliti fare, ma organizzando tutto in pratiche scatole con gli indumenti infilati in senso orizzontale. In questo modo, tutto è immediatamente visibile e il singolo indumento può essere preso e riposto senza spostare gli altri.
- Utilizziamo scatole, tante scatole: vanno benissimo quelle trasparenti, ma anche scatole di scarpe. L’obiettivo è creare più comparti in modo che sia più semplice tenere in ordine. Inoltre, se piegati nel modo scritto sopra, gli indumenti così riposti occuperanno molto meno spazio.
- Dividiamo gli indumenti per categoria, così che il bambino sappia subito dove cercare i pantaloni, dove le t-shirt e così via.
- Appendere meno cose possibili, in quanto appendere gli indumenti negli appositi attaccapanni non è molto semplice per i bambini.
L’autostima è il primo passo per diventare adulti sereni in futuro. A noi il compito di favorirla, promuovendo il benessere del bambino, fin da piccolo.
Elisa Gigli
Mammabonbon.it