Quest’autunno scopri l’eBike
  • benessere

12 Settembre 2020

Quest’autunno scopri l’eBike

Questa è la stagione perfetta per provare la pedalata assistita e esplorare le meraviglie che ci circondano. Pedalando più a lungo facendo (apparentemente) meno fatica

L’aria che si fa frizzantina, i colori che esplodono in tonalità calde e avvolgenti, la luce che si diffonde che rende tutto nitido: benvenuto autunno! Ma quanto ci piace questa stagione? Ancora presto per plaid e pigrizia e in corsa dall’energia dell’estate, questo è il momento dell’anno perfetto per esplorare il mondo con la calma necessaria per assaporarne ogni sfumatura. Non c’è il dinamismo vorace dell’agosto ormai finito, ma invece una consapevolezza della riscoperta, dell’assaporare tutto ciò che ci circonda quasi fosse un buon vino.

Ecco, forse questa analogia con il vino è quella che calza meglio per convincerci che questi mesi sono il periodo perfetto per scoprire l’eBike, la bicicletta a pedalata assistita che vie permetterà di fare esercizio in modo più dolce e insieme di percorrere molti chilometri.

 

Cos’è?

Quando si parla di eBike si intende una bicicletta a pedalata assistita. In gergo tecnico, si definiscono EPAC, Electric pedal assisted cycle e non sono da confondere con un ciclomotore elettrico. Per fare chiarezza, una bicicletta a pedalata assistita prevede che, alla propulsione delle gambe, si aggiunga quella di un motore elettrico che si attiva solo con il movimento dei pedali e si spegne quando si smette di pedalare o quando si raggiungono i 25km/h.

Inoltre, il motore può essere attivato e disattivato a piacimento e, nei modelli più avanzati, si hanno a disposizione diversi livelli di propulsione senza mai sostituire “la gamba” del ciclista. La centralina funziona tramite una batteria ricaricabile, la cui autonomia varia in funzione del percorso, della velocità e del peso del ciclista. L’apporto alla spinta muscolare aiuta a ridurre lo sforzo e a rendere più omogeneo l’avanzamento, indipendentemente dalla qualità e dalla pendenza del terreno. L’eBike è in grado di coniugare l’efficienza di un veicolo a propulsione elettrica, la sostenibilità ambientale e il benessere fisico.

Proprio come avviene nel mondo delle bici muscolari, anche per le eBike la suddivisione avviene in base alle varie esigenze dei ciclisti. Ne esistono di ogni tipo e per ogni destinazione d’uso immaginabile: si parte dalle eMtb fino alle bici da corsa elettriche, passando dalle eGravel e dalle bici più da turismo o dedicate al frengente urban, come le pieghevoli elettriche.

 

I falsi miti

Tra voi che leggete, siamo sicuri ci sia anche qualche purista della bicicletta muscolare che starà storcendo il naso davanti a queste parole. Ma parlare di eBike oggi non è più un qualcosa di futuristico, ma di veramente presente e attuale tanto che sempre più case produttrici stanziano budget nello ricerca delle migliori soluzioni per dare vita a componenti funzionali, efficienti e di alto livello.

Partiamo dalla preoccupazione numero uno del ciclista: il peso. Non si può negare che le batterie incidano sul totale del mezzo, portando spesso il peso attorno ai 15 kg, ma è altresì vero che la pedalata assistita elimina questo lo svantaggio consentendo di spostarsi agevolmente fino a 25 km\h. La preoccupazione numero due è quella della durata della batteria. Fino a poco tempo fa questo punto rappresentava un argomento di discussione molto acceso, perché i 50 km garantiti non bastavano a giustificare la scelta dell’elettrico su una normale bici. Oggi però percorrere 90 km è praticamente alla portata di molti modelli. Questa caratteristica apre uno scenario nuovo alla eBike che da bici cittadina comincia a diventare uno strumento interessante per il mercato del cicloturismo: uno strumento green, economico, salutare e che consente di scoprire un territorio, perché no, montano o collinare.

 

Fanno bene quanto le muscolari?

Senza girarci troppo intorno: sì, e forse anche di più. Uno studio dell’Università di Zurigo mette in luce gli enormi vantaggi offerti dalle e-bike. Secondo i dati rilevati, chi usa la bicicletta elettrica farebbe addirittura più attività fisica rispetto a chi utilizza la bicicletta classica. Questo perché chi usa una eBike è portato a utilizzarla mediamente per più ore a settimana. In più, l’età media di chi utilizza una eBike è di  48,1 anni mentre per la bici muscolare l’età media è di 41,4 anni indice che sottolinea come la eBike spinga al movimento una fetta di popolazione che potrebbe venire scoraggiata dalla fatica della bicicletta muscolare.

Inoltre, con le biciclette a pedalata assistita si coprono distanze più lunghe che in bicicletta e ciò avviene anche nella media giornaliera. Questo perché si fa meno sforzo per singolo chilometro ed è facile che alla fine l’eBike riesca a sostituire una autovettura per muoversi.

 

Perché dedicarsi dei weekend sulle due ruote?

E torniamo al vino, al piacere di degustare con calma il nettare degli dei e pensiamo a quanto possa essere bello sfruttare le domeniche di settembre e ottobre per andare a scoprire i luoghi che ci circondano coperti da una nuova luce e senza temere insolazioni, insetti o al contrario freddo eccessivo. In questi mesi l’idea di poter trascorrere ancora un po’ di tempo all’aperto con calma e arrivare magari in campagna partendo dalla città, alla ricerca di una buona trattoria dove un pasto caldo non manca mai, non può che fare bene all’anima.

Inoltre, sempre più alberghi e strutture turistiche mettono a disposizione delle colonnine di ricarica, il ché aiuta a vivere l’esperienza senza preoccupazioni. In ogni caso, per ricaricare la batteria basta una comune presa di corrente o anche nelle colonnine pensate per le auto. Insomma, non ci sono scuse per non provare a tuffarsi nei colori dell’autunno in sella a una bici elettrica per poi scoprire di non poterne più fare a meno.

 

Sara Canali