22 Marzo 2021
Bisbigli nelle orecchie: rilassarsi con la ASMR
Da che ne abbiamo testimonianza, l’uomo ha prodotto musica. Fin dall’antichità le popolazioni, così come le tribù e le comunità, hanno attribuito al suono e alla musica proprietà benefiche sul corpo e mente. Dagli sciamani, ai guaritori, fino alle credenze più pagane e infine alla religione in tutte le sue forme: i canti e i suoi sono sempre protagonisti e li ritroviamo a ogni angolo della terra e in tutte le epoche come strumento di guarigione, per riequilibrare i chakra e per attivare particolari frequenze del cervello.
Gli antichi non avevano prove scientifiche, ma di sicuro riconoscevano nei suoni degli alleati, nella melodia una compagna e nella percussioni il ritmo con cui interfacciarsi al mondo. Oggi diversi studi hanno dimostrato che la musica è in grado di influenzare l’asse ipotalamo-ipofisario, il sistema nervoso autonomo e il sistema immunitario, avendo di conseguenza un ruolo chiave nella regolazione del metabolismo e del bilancio energetico. Un suono che reputiamo piacevole è in grado di stimolare la produzione di endorfine, gli ormoni del “buonumore”.
Da queste evidenze ne è nata anche una corrente, quella della musicoterapia i cui benefici sono numerosi: dalla riduzione di ansia e stress alla motilità gastrica e intestinale all’effetto protettivo del sistema cardiovascolare. Proprio nella sua accezione di rilassamento, possiamo classificare la musica ASMR, un fenomeno che negli ultimi anni sta spopolando in rete.
Cos’è la ASMR?
Il termine ASMR fu usato la prima volta il 25 febbraio 2010 nel gruppo Facebook Autonomous Sensory Meridian Response Group dopo essere stato inventato dalla fondatrice Jennifer Alle per identificare quel formicolio che si prova spesso in fondo alla nuca quando si sente un suono rilassante. L’acronimo sta per Autonomous Sensory Meridian Response e in generale indica quei suoni o movimenti che fanno rilassare e provocano un diffuso stato di benessere simile a quello che si prova mangiando del buon cibo o facendo sesso.
A suscitare la ASMR concorrono numerosi stimoli: cerebrali (pensieri o idee) oppure di natura visiva, uditiva o tattile, percepiti da un soggetto in modo attivo o passivo. Ma c’è da aggiungere che si tratta di un’esperienza estremamente soggettiva e ciò significa che non tutti possono provare questo tipo di sensazione quando si trovano di fronte a determinati stimoli.
Di questi ultimi, tra i più conosciuti ci sono quelli di natura uditiva, visiva o tattile, e che si possono raggruppare tutti con un unico termine, i cosiddetti “trigger“, cioè quella cosa che riesce a scatenare un determinato fenomeno. Il boom di questa corrente è stato registrato da YouTube che ha dato vita a una vera e propria nicchia musicale composta da intere comunità di content creator che vengono definitivi dei veri e propri “Asmrtist”, cioè persone che creano video a tema ASMR, cui principale scopo è quello di intrattenere e rilassare coloro che ascoltano, attraverso la riproduzione di alcuni suoni molto particolari.
Come si produce?
La voce è uno dei principali strumenti di cui si servono gli Asmrtist, dai bisbigli, ai sussurri fino a dei veri e propri suoni creati con la bocca di fronte a microfoni studiati proprio per giocare su effetti di moltiplicazione, come se ci fossero più fonti sonore nella stessa stanza e si passasse dall’orecchio destro a quello sinistro o come se il suo arrivasse da dietro.
A questa seguono poi l’utilizzo di suoni quotidiani, che vanno dallo scrivere su un foglio, a spazzolare i capelli, meglio ancora se tutto questo viene ripreso anche con dei video che mostrano quello che si sta udendo per un’immersione completa nell’atmosfera che si crea.
Azioni come piegare la biancheria, girare le pagine di un libro, ma anche cucinare e mangiare sono alcuni dei fattori scatenanti più popolari di ASMR. Negli ultimi mesi sui social si trovano tantissimi video di cucina dove ad accompagnare la realizzazione delle ricette c’è solo il rumore ambientale degli utensili che lavorano, affettano, cuociono senza nessuna interferenza esterna a quel “qui ed ora”. Anche i suoni che coinvolgono l’acqua che scorre possono essere potenti trigger così come i suoni “croccanti“, tal ticchettare delle unghie su una superficie fino al piegare diversi materiali.
A ognuno il suo
Come già detto, quella dell’ASMR è un’esperienza soggettiva, ciò significa che non è detto che un suono che fa rilassare una persona, possa suscita lo stesso effetto su un’altra. Ognuno deve trovare quei “triggers” che più funzionano per sé e per farlo è necessario sperimentare. Chi pratica yoga può trovare una somiglianza con il cosiddetto Flow, ovvero quello stato di coscienza consolidato che combina un rilassamento profondo con un impegno altamente concentrato. La sensazione in cui ci troviamo quando riusciamo ad entrare in questo flusso ci permette di vivere completamente immersi senza stress o riluttanza in ciò che stiamo facendo portando a uno stato di rilassamento profondo e diffuso senso di benessere.
Proprio in questo binomio si trova la vicinanza tra le due pratiche. Per provare l’esperienza dei sussurri, basta munirsi di un buon paio di cuffie e navigare sperimentando su YouTube. Dall’America alla Corea, passando per la Russia e fino all’Italia, oggi è semplice trovare asmrtist da seguire e da cui lasciarsi accompagnare in questo viaggio sensoriale.