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10 Maggio 2021

Il contatto con la natura: uno stimolo essenziale per i nostri bambini

Il contatto con la natura è uno stimolo importante per la crescita equilibrata dei bambini. Ce ne siamo resi conto molto bene durante l’ultimo anno, con la pandemia da Coronavirus e la lunga chiusura in casa.

Il rapporto con la natura è fondamentale perché insegna ai bambini, fin da piccolissimi, la complessità dell’ambiente che li circonda, aiuta l’apprendimento e fa nascere l’idea di prendersi cura dell’altro.

Non serve arrivare in cima alle montagne o compiere percorsi troppo complessi: con i bambini è bene iniziare a piccoli passi, seguendo il loro ritmo lento.

Nel contatto con la natura il bambino utilizza l’attività motoria e l’esperienza derivante dai cinque sensi. Queste attività sono fondamentali per la loro crescita. Infatti, l’ambiente di montagna è uno degli ambienti ideali per stimolare tutte quelle attività in cui c’è spazio per la creatività per le iniziative ludiche. 

L’ambiente naturale ha inoltre una notevole influenza positiva sull’emotività dei nostri figli: migliora la capacità di concentrazione, favorendo il gioco creativo.

Camminare per i sentieri, per un bambino, significa conoscere attraverso la propria naturale curiosità un ambiente ricco di stimoli che imparerà a comprendere a fondo grazie all’aiuto e sotto la guida di noi genitori che lo accompagniamo. 

Attraverso il gioco associato all’esperienza, possiamo regalare ai nostri figli momenti di divertimento che rimarranno impressi per sempre nella loro mente: sentendosi in sintonia con l’ambiente alpino, impareranno a sentirsi in sintonia con la natura.

Ma in che modo è corretto farlo?

Per i bimbi la passeggiata deve essere un gioco, non bisogna forzare le loro possibilità e nemmeno quelle di noi adulti.

I ritmi, i percorsi, i tempi, devono essere a misura di bambino e genitori ed è importante, nel percorso, stabilire sempre una base logistica sicura, come un rifugio o un riparo. Meglio evitare le levatacce e i lunghi spostamenti in auto. 

A contatto con la natura privilegiamo il ritmo della lentezza!

Ricordiamo sempre che i bambini hanno bisogno di annusare, afferrare, stringere, toccare, muoversi, correre ed esplorare ed è attraverso queste esperienze concrete che avviene l’apprendimento. L’ambiente naturale è cosi ricco di stimoli  sensoriali! Ecco perché dobbiamo rallentare i nostri ritmi e lasciar liberi i nostri figli di esplorare e giocare attraverso i sensi, impareremo anche noi adulti molte cose nuove. 

Con il gioco e lo spirito di avventura si avvicinano i bimbi alla montagna, alla natura da osservare, conoscere e rispettare: lungo i sentieri possiamo raccontare ai nostri figli le fiabe sugli animaletti del bosco o imparare filastrocche per accompagnarli o aiutarli nei momenti difficili. 

In montagna i bambini  sono molto attratti dai giochi d’acqua, dalle pozzanghere, si fermeranno ad ogni occasione per prendere un sasso, raccogliere un rametto, osservare un’impronta. Lasciamoli liberi di farlo, senza essere ossessionati dal tempo di cui i piccoli non hanno ancora percezione. 

Durante il cammino, ho notato che mia figlia difficilmente si stanca, piuttosto si annoia se il percorso è troppo ripetitivo e incomincerà a fare “i capricci”, chiederà di essere presa in braccio, dirà di avere fame e sete.  

In questi casi, sarà inutile costringerlo a camminare: meglio fare una pausa, il momento giusto per fare merenda. Noi genitori lo sappiamo fin troppo bene! 

Un consiglio: i sentieri tematici o le mappe-attività sono perfetti per creare un’esperienza unica ed evitare che sopraggiungano noia e stanchezza. Per il bambino non è importante la meta ma l’interesse e la curiosità che gli trasmette il percorso!

Condividere la natura con i propri figli è una tra le esperienze che li aiuta a crescere. Mentre i bimbi scoprono e si divertono, per noi genitori le giornate in montagna trascorreranno in maniera meno faticosa!

Chiara Borioni
Mamma con caschetto