Foto di Artem Beliaikin da Pexels

3 Agosto 2020

Ecotrekking e Plogging, le attività outdoor che fanno bene a te e all’ambiente

Vivere la natura e insieme ripulirla dai rifiuti. Il tutto facendo sport. Il trend per l’estate 2020 parte proprio da qui, con attività che nascono dal desiderio di prendersi cura del mondo che ci circonda e di noi stessi

È bastato che ci fermassimo per permettere alla natura di riprendersi i suoi spazi, di tornare a mostrarsi nella sua bellezza. Nella storia del mondo, la razza umana non è che una presenza recente. La Terra esisteva prima di noi e continuerà a esistere dopo di noi perché l’equilibrio che la regola è un meccanismo perfetto capace di rigenerarsi e generare.

Sicuramente l’ultimo periodo ha rappresentato uno step importante per la nascita di un pensiero condiviso sull’importanza della salvaguardia ambientale. Dai Fridays for future a livello globale, dalle parole di Greta Thunberg, dai viaggi di Jovanotti, fino a episodi più piccoli, il messaggio è stato uno solo: non esiste un Pianeta B. 

Anche il mondo dello sport si è mobilitato, un esempio su tutti quello del surfer Roberto D’Amico nonché atleta della Nazionale, che ha lanciato un progetto finalizzato a sensibilizzare l’attenzione delle persone verso l’ambiente in un percorso di educazione che comincia dai più piccoli gesti, come la raccolta di rifiuti.L’iniziativa, che sui social si caratterizza con l’hashtag #Robycleanup, ha visto Roberto  impegnato a ripulire le spiagge e i mari del lungomare Marina di Palo o in occasione dell’International Surfing Day, che si è celebrato sabato 20 giugno.

Ma quello di Roberto non è un caso isolato, anzi. In Italia si sta sviluppando una buona pratica, quella di passeggiare nella natura raccogliendo ogni rifiuto visibile e trasportabile e a questa attività è stato dato un nome: Eco-trekking. La volontà di dare una vera e propria identità a questa pratica virtuosa è nata dall’organizzazione no profit Inspire, nata a Roma nell’ottobre del 2017.

“Promuoviamo uno stile di vita Zero Rifiuti attraverso 3 attività principali: le attività outdoor, l’educazione nelle scuole e la raccolta dei rifiuti. L’azione di pulire l’ambiente che esploriamo, rimuovendo i rifiuti che troviamo sui nostri sentieri e sulle nostre rotte, è parte integrante delle nostre attività outdoor, come il trekking, l’arrampicata, il surf, la bici, e chi più ne ha più ne metta! Ed è sempre per questo che riteniamo che una borsa della spazzatura riutilizzabile sia uno strumento immancabile nell’attrezzatura di ogni amante dell’outdoor”, si legge sul sito dell’organizzazione.

Inoltre il messaggio lanciato dall’hashtag  #BeZeroWaste è anche quello di imparare non solo a raccogliere i rifiuti degli altri, ma di arrivare a ridurre i propri fino a quasi non produrli. Per il resto, il mantra è #BeReadyToClean e si rivolge ad adulti e bambini proponendo attività outdoor, educazione nelle scuole e, appunto, la raccolta dei rifiuti. Quest’ultima si trasforma in una vera e propria attività all’aria aperta in cui è necessario camminare e muoversi in ambiente naturali, il ché garantisce tonicità muscolare e ossigenazione dei polmoni. Ma anche un modo genuino per eliminare tensioni e stress quotidiani.

Praticare l’ecotrekking non richiede particolari abilità fisiche, ma piuttosto dell’empatia verso il mondo che ci circonda perché si può ridurre a un vero e proprio atto d’amore nei confronti di sé stessi e degli altri. E non è necessario esplorare chissà che sentieri di montagna, esiste una “versione” cittadina che è stata battezzata Plogging, una pratica svedese che unisce le parole svedesi “plocka upp” (raccogliere) e “jogging’. Unire ecologia e fitness dunque che può diventare anche un gioco perché chiede di muoversi nello spazio camminando velocemente o correndo fermandosi ogni volta che si avvista un rifiuto lungo i marciapiedi o negli spazi verdi. 

Gli scandinavi sono riusciti così a creare un connubio vincente che lega ai benefici della corsa quelli offerti dagli squat necessari al fine di raccogliere da terra la sporcizia così come dalle variazioni di passo che portano ora a correre a ritmo sostenuto ora a fermarsi per entrare in azione. Da fare da soli, in gruppo o con i bambini, il Plogging è uno sport ecologico che sta diventando sempre più di tendenza.

Da quest’anno poi gli appassionati di plogging potranno partecipare all’edizione pilota del “campionato del mondo” della disciplina correndo e raccogliendo rifiuti tra il 4 e il 6 settembre in ogni parte del mondo. Running, trail-running e walking sono le tre discipline previste e per iscriversi è sufficiente compilare il modulo su www.wedosport.net.

Inoltre il “rifiutologo” e divulgatore ambientale Roberto Cavallo, accompagnato lungo il percorso dal suo coach, il triatleta Roberto Menicucci, affronterà le sette tappe della corsa Keep Clean and Run, l’eco-trail contro l’abbandono dei rifiuti giunto alla sesta edizione, che quest’anno per l’occasione cambierà denominazione in Keep Clean and Run for Peace. La corsa rappresenta l’evento centrale italiano della campagna europea “Let’s Clean Up Europe!”. Il percorso prevede la partenza il 3 settembre da Cortina per arrivare il 10 a Trieste passando per Tolmezzo KobaridLjubljana Postumia correndo sui luoghi della prima guerra mondiale e si concluderà al molo degli Audaci (Trieste). L’evento, inizialmente previsto ad aprile, è stato rimandato a causa dell’epidemia del Covid19.

 

Sara Canali