10 Febbraio 2020

Giocare all’aria aperta anche in inverno: 5 motivi per cui è fondamentale per i bambini

L’inverno non è la stagione più amata, diciamolo: le giornate corte e buie, il freddo, i tanti malanni di stagione che colpiscono grandi e bambini. Spesso finiamo per trascorrere così gran parte del nostro tempo in spazi chiusi, noi adulti tra ufficio e casa, i bambini tra casa e scuola. Questo ci porta a limitare non solo le nostre esperienze, ma anche e soprattutto quelli dei più piccoli, che di correre, muoversi e respirare aria fresca avrebbero davvero molto bisogno.

Stare all’aria aperta significa contatto con la natura, significa imparare da essa e, soprattutto, muoversi come si faceva un tempo. Limitare la sedentarietà e fare esperienze concrete: è questo uno dei grandissimi aiuti che possiamo dare ai bambini per sviluppare al meglio la loro crescita psicofisica. Trascorrere troppo tempo in un ambiente chiuso e statico non alimenta la creatività e vi è poca possibilità di muoversi liberamente, sperimentare, sporcarsi, “imparare facendo”.

È vero, il terrore di ogni genitore è che i bambini si ammalino, ma non è certamente lo stare fuori all’aperto la causa principale dei malanni invernali. Per quanto riguarda la possibilità di contrarre dei virus da altri bambini, è molto più probabile che ciò avvenga in ambienti chiusi come scuole, asili nido o palestre. Insomma, il freddo non fa ammalare. Al contrario, passare del tempo fuori anche in inverno porta una lunga serie di vantaggi per i bambini, sia in termini di salute che di opportunità di crescita.

I bambini hanno bisogno e amano stare all’aria aperta, inclinazione che dovremmo incentivare più che scoraggiare. Ovviamente ben coperti e con tutte le precauzioni del caso, andrebbero lasciati liberi di esplorare la natura, anche in inverno.

Su questa fondamentale importanza della natura per l’educazione dei bambini, si basa il principio dell’Outdoor Education, che negli ultimi anni sta prendendo piede in ambito pedagogico a libello internazionale. Alla sua base, l’idea che l’ambiente naturale sia una grandissima risorsa educativa, permettendo ai bambini di stimolare e sviluppare tutti i loro sensi, la loro creatività, l’interazione con i coetanei e di imparare a conoscere e rispettare l’ambiente. In Italia iniziano a nascere tantissime realtà di questo tipo, come ad esempio agrinido, asili nel bosco, asili sul mare. Realtà in cui i bambini trascorrono gran parte del proprio tempo all’aperto, in ogni stagione. Una tendenza, questa, proveniente dal Nord Europa, dove il clima è senz’altro meno mite del nostro.

Quali sono i principali vantaggi dello stare fuori?

  1. Massima libertà di movimento ed espressione, che permette di allenare la coordinazione e le abilità motorie.
  2. Spazio alla fantasia: in natura esistono tantissimi giochi da inventare con ciò che la Natura ci offre: foglie, legni, sassi, alberi su cui arrampicarsi. Un modo per allenare la creatività e non appiattare la fantasia con giochi preconfezionati.
  3. Tutti i sensi vengono stimolati e ci si può muovere, ma anche rilassare e fermarsi a pensare, aspetto fondamentale per la crescita emotiva.
  4. La natura è una grande maestra e può aiutarci ad apprendere molti concetti teorici, partendo dalla sperimentazione pratica. Si possono scoprire forme, dimensioni e colori, si può pianificare ed organizzare, sperimentare lo scorrere del tempo e la ciclicità delle stagioni e molte altre cose.
  5. Il bisogno innato di muoversi dei bambini ha ripercussioni positive sul loro apprendimento.

Il nostro corpo è lo strumento con cui conosciamo il mondo, fin dalla nascita. Il movimento è il suo motore che ci guida lungo questa infinita esplorazione. La natura è il nostro ambiente, anche se troppo spesso ce ne dimentichiamo.