Nuotare, la ricetta dello star bene
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5 Settembre 2020

Nuotare, la ricetta dello star bene

Allena la coordinazione, allevia lo stress e aiuta a concentrarsi su sé stessi. Il nuoto è un toccasana per chiunque, a qualsiasi età.

Non deve esserci molta differenza tra la sensazione che si prova a nuotare completamente immersi nell’acqua e quella di volare. In tutti e due i casi, ci si sente leggeri, sospesi, lontano da tutto e, insieme, in contatto con gli elementi. Perché quello che il nuoto è capace di regalare è un momento di libertà e di reale distacco dal mondo circostante.

Pensateci, in acqua non esistono cellulari, mentre si nuota non si può intrattenere una conversazione e ancora, la riga blu sul fondo della vasca è l’unico punto di riferimento per mantenere la rotta. Ecco perché scegliere di dedicare un po’ di tempo all’acqua clorata può essere un toccasana. Non solo, visto che il nuoto è considerato tra gli sport più completi che ci siano, in grado di far lavorare insieme muscoli di gambe, braccia e, ovviamente, del core.

Qual è il segreto? Il fatto che siamo di fronte a uno sport simmetrico ma anche ciclico ovvero costituito dai medesimi movimenti ripetuti continuamente. Per questo motivo, al fine di evitare di mettere sotto stress alcuni muscoli e articolazioni dimenticandone altre è importante riuscire ad alternare i diversi stili di nuotata oltre a praticare con costanza e regolarità le sessioni di allenamento. In questo modo, il nuoto può aiutare a uno sviluppo armonico del fisico.

 

Fa bene al corpo…

Parlando di movimenti simmetrici dunque, viene naturale capire perché questo sport faccia bene a livello di coordinazione. In acqua infatti, sono diversi gli elementi che bisogna saper mettere insieme: da una parte la combinazione dei gesti tecnici differenti di braccia e gambe, entrambe chiamate a far parte del movimento, e dall’altra la gestione del rapporto respirazione-movimento.

Quella in acqua è un’attività faticosa che richiede un tipo di respirazione particolare e un grande dispendio energetico. Bisogna infatti fare i conti con la resistenza dell’acqua e il fatto che il torace è compresso dal liquido mentre i distretti muscolari che si utilizzano nuotando consumano tanto ossigeno. Ovviamente per avere dei benefici è necessario praticarlo con costanza e allora sì che questo sport ripagherà con una buona definizione dei muscoli e la progressiva trasformazione della massa grassa, in muscolo. Attenzione però, se l’obiettivo è aumentare notevolmente la massa muscolare di braccia o gambe, il nuoto non è lo sport più adatto. Lavorando su tutto il corpo, infatti, quello che si provoca è un allungamento della muscolatura più che un ingrossamento vero e proprio.

Se ancora non vi abbiamo convinto, pensate che per nuotare c’è tempo una vita. Non ci sono contrindicazioni che impediscano a neonati o anziani di frequentare l’elemento acqua che anzi, annullando quasi tutto il peso del corpo, permette di non sovraccaricare troppo le articolazioni, di distendere la schiena, allungare le braccia e, se le vasche vengono svolte correttamente, di migliorare la postura.

 

…e alla mente

Come ogni sport, anche nuotare produce endorfine, ovvero quelle sostanze chimiche secretate dal cervello con la funzione di regolare l’umore e dunque lo stress e i suoi effetti, come mal di testa, inappetenza, difficoltà di digestione, sonno disturbato. Dopo un sessione di vasche, quello che si prova è una sensazione di benessere generale con la sensazione di essersi allenati senza  appesantirsi visto tutti i distretti muscolari sono stati coinvolti.

Mentre si nuota, è difficile essere distratti da qualcosa di esterno, piuttosto dal flusso dei nostri pensieri che quindi ci riportano a focalizzarci su noi stessi. Se non vogliamo definirla una pratica meditativa, quella del nuoto è comunque un’attività che permette di prendere coscienza del proprio corpo che, immerso nell’acqua, è portato a esplorare nuovamente il suo essere presente e a prendere coscienza di ogni sua parte. Il fatto che l’acqua dimezzi il peso corporeo, permette ad ognuno di muoversi più libero e di riscoprire sensazioni che non si avvertivano da tempo, concedendo anche alla mente di svuotarsi per godere solo del momento presente.

Nuotare poi, è un’attività non così naturale e l’acqua un elemento a cui si legano molti dei nostri timori. Imparare a muoversi tra le onde e farlo senza remore né pensieri è un passo molto delicato, ma assolutamente appagante: un incentivo all’autostima, più di altre attività.

 

Sara Canali