Affrontare il rientro: ecco alcune “pillole” di benessere
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28 Agosto 2020

Affrontare il rientro: ecco alcune “pillole” di benessere

Durante i mesi di lockdown abbiamo scoperto il meraviglioso, quanto inesplorato mondo dello smart working. E chissà per quanto tempo ancora dovremo averci a che fare visto che molte aziende lo hanno adottato come policy interna. Secondo una ricerca condotta dalla società NordVPN specializzata in fornitura di servizi di rete, la giornata lavorativa da casa si è allungata in media di quasi il 40%. Vale a dire che in lockdown si è arrivati a lavorare fino a 11 ore al giorno, invece che le canoniche 8.

Quello che succede è che si ha difficoltà a staccare: mancano gli espedienti per il classico break di metà mattina, la chiacchera con il collega, la camminata per prendere un caffè. Si aggiungono poi le richieste senza limiti di orario da parte di capi e colleghi e la comodità di stare in casa nei propri spazi. Il nostro corpo però chiede aiuto, ha bisogno di muoversi, di riprendersi il suo ruolo e il suo spazio, di tornare a sentirsi attivo per poter dare linfa anche alla nostra attenzione.

Finite le vacanze e con il rientro alla routine quotidiana, ci sarà bisogno di tutte le nostre forze per riprogrammare una giornata tipo senza dimenticarci di prenderci cura di noi. Ecco alcune pillole per alimentare il nostro benessere psico-fisico quotidiano.

 

Ripartire dal respiro

Se pensate al vostro risveglio, siamo sicuri che la maggior parte di voi la prima cosa che è solito fare è guardare il cellulare, leggere le notifiche, scorrere le bacheche dei social. Questa pratica tende a sovraeccitare il cervello che ha bisogno fin da subito di molta energia che toglie al corpo ancora intorpidito.

La cosa migliore sarebbe quella di fare della respirazioni profonde, questo prima di qualsiasi altra cosa. Basterà sedersi sul letto con la schiena appoggiata alla testiera, oppure su una sedia o per terra con le spalle contro il muro. Testa alta e colonna vertebrale ben eretta. Ora quello che si deve fare è far entrare più ossigeno possibile, riempiendo la parte bassa della cassa toracica, fino alla parte alta del petto, lasciando che le clavicole ruotino all’indietro per poi svuotare fino all’ultima “goccia”.

Basta un ciclo di dieci respiri profondi per rimettere in circolo energia positiva e aria nuova dopo la notte e anche per predisporre il nostro corpo alla colazione e agli impegni. Un piccolo momento solo per noi stessi, insomma.

 

Riuscire a staccare

Per lavorare da casa al computer, sarebbe bene scegliere una stanza con tanta luce naturale e con un ampio spazio intorno. Stare il più possibile dritti di fronte al computer in una postura corretta è importante per non ritrovarsi sprofondati nella sedia in una posizione che tende a imbruttirci. Ancora più fondamentale è riuscire a prepararci come se dovessimo uscire. Niente pigiami né viso con i segni della notte, ma come se si fosse in un luogo di lavoro, con tanto di trucco, dopobarba e abbigliamento diverso dal pigiama. In tutto questo processo, la cosa più importante durante le ore di lavoro è alzarsi dalla scrivania. Qualcuno suggerisce di farlo ogni mezzora, ma ancora meglio sarebbe dare uno stacco netto a metà giornata, durante il quale uscire e fare una camminata di una decina di minuti.

 

Attività fisica

Darsi un orario limite alla sera è fondamentale per evitare di andare avanti a oltranza. Inoltre, può aiutare darsi degli appuntamenti per svolgere un’attività fisica. Pianificare una lezione di yoga, pilates, ballo o anche dello sport outdoor tra running e bici è fondamentale per riuscire davvero a darsi un limite e riuscendo al contempo a stimolare corpo e mente, reintegrando e sentendosi bene a 360 gradi. Il movimento aiuta a scaricare le tensioni accumulate durante la giornata, i pensieri che ci affliggono. Sviluppando endorfine, si porta una sensazione diffusa di felicità capace di minimizzare le apprensioni e rimpicciolire problemi che riguardano il nostro lavoro non permettendo loro di intaccare la nostra vita personale.

 

Tornare a dormire

Il periodo del lockdown ha influito negativamente anche sulla qualità del nostro sonno. La paura e il disagio costanti hanno reso le notti agitate e la sovraesposizione mediatica ha bombardato il nostro cervello di impulsi e immagini di cui fatichiamo a liberarci.

Evitare di usare dispositivi elettronici dopo cena, come computer e smartphone, è il miglior regalo che possiamo farci. Dovremmo riuscire a staccare da loro almeno un’oretta prima di dormire per dare modo anche al nostro cervello di rilassarsi. Esistono poi delle meditazioni che si possono fare direttamente a letto, da sdraiati, come le cosiddette “visualizzazioni”.

Ve ne suggeriamo una: mentre ispirate, provate a visualizzare della luce dorata che entra dalla testa e si diffonde per tutto il corpo. Nell’atto dell’espirazione invece immaginate che sia l’oscurità ad entrare dai piedi, oscurando la luce dorata a salire verso la cima della testa. Andando avanti in questo esercizio di immaginazione oro e ombra arriverete ad addormentarvi in modo molto rilassato e semplice. Si tratta di una pratica molto antica ed efficace e aiuta a distogliere la mente dai pensieri della giornata.

Poi fateci sapere com’è andata!

 

Sara Canali