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8 Ottobre 2019

Star bene con l’arrampicata

Stare bene con l’arrampicata: perché e come iniziare.

Un allenamento completo per corpo e mente, il climbing è adatto a tutti e porta in sé la ricetta della felicità
“Chi più alto sale, più lontano vede. Chi più lontano vede, più a lungo sogna”. Walter Bonatti la pensava così quando si trattava di montagna. O meglio, di vetta, di altezza, di raggiungimento di un obiettivo. Ed è importante tenere queste parole ben salde in mente soprattutto quando sentiamo parlare di arrampicata sportiva, forse l’espressione più pura e istintiva dell’andare verso l’alto.

Da uno sport di nicchia, alle Olimpiadi di Tokyo 2020: il climbing negli ultimi anni ha vissuto un periodo d’oro diventando quasi una moda o comunque un topic trend non solo nel mondo sportivo, ma anche in quello più lifestyle. Questo perché arrampicare è molto più di una semplice disciplina, ma arriva a cambiare le vite, a creare comunità, connessioni e relazioni grazie al suo essere adatto a tutti.

Innanzitutto bisogna uscire dal pregiudizio che sia uno sport estremo. Il climber tiene molto alla sua sicurezza e ogni anno le aziende del settore promuovono accessori sempre più all’avanguardia per garantire il massimo sostegno. Ovviamente è indispensabile seguire norme di sicurezza, buon senso e mantenere quella umiltà che la montagna richiede perché non si provi mai a sottovalutarla.

PERCHÉ INIZIARE AD ARRAMPICARE

Iniziare ad arrampicare è sempre un’ottima idea. Se vogliamo parlare in termini tecnici, possiamo considerarlo un allenamento full body, visto che per praticarlo serve destrezza, si richiede sforzo fisico e praticamente vengono coinvolti tutti i maggiori gruppi muscolari del corpo umano. Per avere un’idea, un’ora di arrampicata fa bruciare fino a 700 calorie.

Non solo forza – A primo impatto si può pensare che questo sia solo uno sport di forza. Ovviamente quella è necessaria e l’allenamento costante porta al rassodamento di tutti i comparti muscolari, ma a questo si aggiunge il fatto che tutti gli sforzi che si sostengono nell’arrampicata sportiva sono di tipo isometrico e isotonico, ovvero atti a mantenere una posizione in parete con tutti i muscoli in tensione. Perfino mani e piedi sono soggetti a sollecitazioni continue e impegnative. Inoltre, la sola potenza non basta: per muoversi in parete è necessario che il movimento sia il possibile fluido, armonico e coordinato.

Per tutti – Vista in questa prospettiva, è facile intuire perché risulti uno sport senza genere. Sia gli uomini che le donne hanno i loro vantaggi: da una parte i climbers di sesso maschile possono sfruttare una massa muscolare più sviluppata, dunque una forza che permette di approcciarsi in modo più diretto alle ascese che richiedono maggior potenza; dall’altra le donne di norma godono di una maggiore agilità e della possibilità di raggiungere un grado di apertura delle anche maggiore, cosa che rende più semplice il superamento di tratti più tecnici e complessi. Anche l’età non è un limite visto che questo tipo di allenamento per i bambini sopra i 4-5 anni aiuta ad affinare gli schemi motori di base, capacità oculo-manuali e coordinative.

Fa bene alla mente – E se ancora non vi siete convinti, vi diamo un altro motivo per provare l’emozione della parete: arrampicare rende felici. Perché? Questa attività non è solo adrenalinica, ma soprattutto è serotoninica, fa sentire bene e regala soddisfazioni. Arrampicare significa porsi degli obiettivi e impegnarsi per raggiungerli, pratica che spesso si sottovaluta nella propria ricetta della felicità, ma senza la quale è difficile rendersi conto dei propri progressi. Porsi degli obiettivi, infatti, aiuta a sviluppare un senso di autocoscienza che aiuta a mettere sul piatto della bilancia i propri limiti e i propri punti di forza. Quello che ne deriva è un miglioramento dell’autostima, ma anche una maggiore perseveranza nello sport così come nella vita.

COME INZIARE AD ARRAMPICARE

Se vi abbiamo convinto con i “perché”, ora è importante capire “come”. La regola da tenere in mente è una: Non improvvisare. Muoversi con mani e piedi sulla roccia è un qualcosa che ci riporta a quando eravamo bambini e la nostra voglia di esplorare era infinita. Può sembrare un gesto istintivo, invece ha delle regole ben salde soprattutto per quanto riguarda attrezzatura e manovre di sicurezza.

Indoor è meglio – Almeno all’inizio. Trovate una palestra attrezzata con prese e pendenze in modo da poter fare la vostra prima prova con il mondo verticale. Ovvio, la sensazione che dà la roccia sotto mani e piedi non è la stessa, ma, fidatevi, il senso di community che si respira in questi posti è davvero unica. Negli ultimi anni sono moltissimi i centri che hanno aperto un po’ in tutta Italia e ci sono palestre davvero molto belle e in grado di offrire gradi di difficoltà adatti a tutti.

Chiedete aiuto – Arrampicare è uno sport con un forte senso di community, ma soprattutto non è un’attività che puoi praticare da solo: quantomeno un compagno che “faccia sicura” serve sempre. Inoltre affidarti a un istruttore è il modo migliore, più veloce e più sicuro per imparare da subito nel modo corretto.

Controlla la tua attrezzatura – Che sia tua, prestata o noleggiata, ricontrolla sempre imbrago, corda, moschettoni, gri gri e i tuoi nodi. E se sei un principiante, lascia controllare anche agli altri. Molti occhi sono meglio di due occhi soltanto.

Non avere fretta – Se c’è un altro insegnamento che puoi trarre da questa attività è la pazienza. Non mirare a cose troppo difficili, impara prima a fare bene quelle facili, persevera su un passaggio che ti viene, ma magari non benissimo, trova la fluidità in quel punto prima di andare al livello successivo, sarà fondamentale per le scalate più impegnative perché il corpo immagazzina e ricorda ciò che viene ripetuto trasformandolo in un automatismo.

Prova ad andare in falesia – Ora sei pronto per la falesia, ovvero la parete di roccia: sarà tutto diverso, ma non per questo meno bello, anzi. Anche qui, vai con persone fidate e competenti, meglio se con una guida alpina abilitata a insegnare l’arrampicata in falesia. Vedrai che giorno dopo giorno scoprirai posti incantati a contatto con la natura che ti faranno apprezzare sempre di più quel giorno in cui hai indossato per la prima volta le tue scarpette.

Sara Canali