9 Agosto 2021
Surf, perché provarlo almeno una volta nella vita
Chiudete gli occhi e provate a immaginare una persona su una tavola da surf. Siamo sicuri che l’avete figurata bionda, atletica, con la pelle inondata di sole e sale e estremamente felice. Ecco, al di là di ogni possibile cliché, vi assicuriamo che è davvero così (magari non necessariamente biondi): se cercate uno sport in grado di unire benessere fisico e mentale e in grado di darvi una carica di adrenalina ogni giorno diversa, salite su una tavola da surf.
C’è qualcosa nel richiamo delle onde che da sempre attira l’uomo. Dominare la forza del mare è un desiderio che ha accumunato nei secoli marinai, esploratori, avventurieri, pirati e conquistatori spinti dal desiderio di sapere cosa ci fosse al di là della distesa azzurra. Per poi scoprire che ciò che li rendeva così curiosi era proprio il viaggio.
Andare per mare che crea dipendenza, così uguale e diverso ogni giorno dove nessuna onda è mai uguale. Lo sa bene il surfista, colui che è capace di dedicare una vita intera alla ricerca dell’onda perfetta che forse non arriverà mai, ma il cui sogno e desiderio sono motore anno dopo anno.
Film, libri, biografie, canzoni: quello che ruota intorno al mondo della tavola è un panorama immenso perché surfare non è solo praticare uno sport, ma piuttosto uno stile di vita. C’è chi viaggia con le onde, chi si sposta a seconda delle stagioni da una parte all’altra del mondo per inseguire i cavalloni. Ma c’è anche chi si accontenta di quelle di casa, con il desiderio di ritagliarsi uno spazio per sé, in mezzo al mare, lontano da tutto. E allora forse provare a surfare potrebbe non essere una cattiva idea, almeno una volta nella vita.
Cinque buoni motivi per cominciare
Niente di più semplice che elencare i cinque motivi base per cui cavalcare le onde su una tavola da surf fa bene al corpo:
- Rinforza tutti i muscoli del corpo: per mettersi in piedi su una tavola da surf servono forza di braccia, un core molto forte, velocità e agilità. Inoltre, una volta in piedi, l’equilibrio è fondamentale e questi sono tutti aspetti che coinvolgono tutto il corpo, nessun muscolo escluso.
- Fa dimagrire: si tratta di un esercizio cardio di interval training: in 1 ora di surf tra le onde puoi bruciare più di 500 calorie senza rendertene conto.
- Si può migliorare all’infinito: le onde sono sempre diverse e dunque imparare nuove manovre per riuscire a domarle diventa una sorta di droga, un obiettivo da raggiungere a tutti i costi e uno sprono a migliorarsi sempre, perfezionando ogni gesto ateltico
- Ti porta in posti meravigliosi: gli spot con le onde per il surf sono spesso delle location di incredibile bellezza, selvagge e ventose e animate da comunità di persone arrivate fino a lì con l’obiettivo comune di domare le onde.
- Ti fa sentire parte di un gruppo: lo abbiamo detto, il surf è uno stile di vita, con la sua musica, il suo slang, il suo stile. Due surfer potrebbero passare serate intere a parlare onde, manovre, avventure. Quindi attenzione: MAI INNAMORARSI DI UN/UNA SURFER, ma limitiamoci ad osservarli nelle loro incredibili acrobazie.
Surf e yoga, anime gemelle?
Trovare l’equilibrio sulla tavola e trovarlo in una asana: surf e yoga sono più simili di quanto si possa pensare. Lo abbiamo chiesto a Irene Traina, insegnante di yoga della scuola Pier Surf nelle due sedi di Marina di Pietrasanta e Forte dei Marmi. Il suo, è uno yoga che diventa anche propedeutico per l’attività in acqua. “Ci sono tantissime analogie che accomunano queste due, chiamiamole, discipline. Se sei una persona che già pratica yoga, quando inizi a fare surf ritroverai tantissimi aspetti comuni. Ci vuole forza alzarsi, elasticità per inarcarsi, bilanciamento per stare in piedi e un core forte per gestire la tavola: tutte caratteristiche su cui lo yoga lavora tantissimo a livello fisico”.
E sul piano mentale? “Ci vuole tempo per imparare a surfare, ma soprattutto per capirlo. La stessa cosa vale per lo yoga. Per stare in un’asana a volte ci vogliono anni e migliorare diventa sempre più difficile man mano che il livello si alza. In entrambe le attività, non c’è una regola, ognuno ha il suo tempo di progressione che è dato dalla connessione tra mente e corpo. Si matura e si migliora solo praticando”.
“Ma di sicuro, quello che entrambi insegnano, è di avere pazienza nella vita. Lo yoga ti aiuta ad accettare il tempo di ogni cosa, il surf richiede di non avere fretta perché l’onda giusta potrebbe non essere né la prima né la seconda. Allo stesso modo, però, entrambe ti insegnano a vivere l’attimo, a essere presenti in un qui e ora che non torna più e che è unico, come il rompersi di un’onda o la profondità di un respiro”.